Cartelle cliniche lasciate in vista sulle scrivanie, computer incustoditi e voce alta degli operatori agli sportelli delle prenotazioni o all’accettazione dei ricoveri. Tre modi per violare la privacy dei pazienti che non sono sfuggiti agli inviati romani del garante per la protezione dei dati personali quando hanno fatto un giro all’ospedale di Martina Franca. Il blitz del «nucleo speciale privacy» della Guardia di Finanza risale a marzo del 2010, ma il pagamento della pesante sanzione di trentamila euro è di questi giorni.
A farsene carico è stata la direzione generale della Asl con la delibera del commissario straordinario Fabrizio Scattaglia che porta in oggetto «verbale di contestazione emesso dalla guardia di finanza, nucleo speciale privacy, seconda sezione Roma». Il 2 marzo dell’anno scorso le fiamme gialle venute da Roma (pare su sollecito di un esposto giunto all’autorità garante), visitarono i reparti e gli uffici sanitari dell’ospedale della Valle D’Itria rilevando un lungo elenco di omissioni delle norme relative al codice in materia di protezione dei dati personali dei pazienti.
Fonte: Quotidiano Online La Voce di Manduria
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